Scelte progettuali:
La casa sugli alberi. Dalle foreste dell’Oregon alle case sugli alberi, all’agricoltura urbana.
Si è immaginato il lotto edificabile come se fosse attraversato da vari sentieri che si incrociano in diversi punti. Questi incroci individuano dei campi intorno ad essi, i quali determinano l’articolazione spaziale dell’intervento proposto.
Cosi come richiesto dal concorso sono state previste un mix di funzioni lasciando il livello zero occupato solo dagli accessi ai piani superiori.
Il livello zero è interamente percorribile suddiviso tra aree pubbliche scoperte e coperte, spazi privati coperti e a giardino, orti urbani. Vi è continuità al livello zero l’unica suddivisione è tra spazi pubblici e privati.
Ai vari ambienti del complesso si accede tramite un sistema di collegamenti verticali e percorsi orizzontali costituiti da corridoi vetrati esposti a nord per ridurne il riscaldamento e che si affacciano sugli spazi interni. Tutti i vari blocchi hanno un ingresso autonomo con accesso diretto dallo spazio pubblico, in modo da evitare le sovrapposizioni dei percorsi è favorire l’accessibilità. Al piano terra le strutture di sostegno dell’edificio somigliano a degli alberi pietrificati che si alternano alla vegetazione.
Le singole abitazioni con pareti opache su tre lati per ridurre sia il loro riscaldamento estivo che il raffrescamento invernale, hanno una quarta parete completamente vetrata esposta a seconda dei casi a sud o est che si affaccia su delle grandi terrazze coperte dai vani superiori. Ogni unità e composta da un soggiorno con cucina, bagno e stanza da letto, gli infissi sono a scorrere e completamente apribili, in modo tale che quando la stagione lo permette creare un prolungamento della casa verso i terrazzi esterni che si affacciano verso l’ambiente circostante. La gran parte degli impianti sono concentrati nella fascia interna dell’abitazione.
In posizione centrale rispetto alle abitazioni e presente un blocco a servizio delle suddette con una sala ricevimenti-ricreativa ed un club house, sormontati da due giardini pensili a servizio delle abitazioni.
Oltre a quella residenziale sono previste altre funzioni.
Spazi commerciali accessibili direttamente dallo spazio pubblico al di sotto dei quali vi sono degli spazi coperti utilizzabili anche per piccoli mercati principalmente nella vendita di prodotti provenienti dall’agricoltura urbana effettuata nell’edifico e nella zona circostante. Infatti oltre ad un’area del suolo destinata all’agricoltura urbana sono presenti degli orti in copertura e soprattutto è prevista una vertical farm con colture idroponiche ed aereoponiche.
Il fatto di mantenere una parte del suolo per la produzione di cibo e l’inserimento di una vertical farm sono stati considerati fondamentali per mantenere un certo grado di sostenibilità.
Un ristorante con una terrazza esterna sono ubicati a coronamento della zona commerciale.
Un ulteriore blocco con accesso indipendente è destinato a laboratori e spazi di lavoro.
Infine vi è un ultimo blocco per lo studio, con aule, laboratori ed in sommità una sala multimediale.
Temendo presente i cambiamenti climatici Il tutto è pensato per ridurre il più possibile il surriscaldamento e l’effetto di isola di calore urbano, infatti le superfici scoperte tranne una minima porzione sono ricoperte da terreno vegetale, la superfice coperta dall’edificio è in gran parte ombreggiata. Per lo steso motivo le pareti opache sono bianche per non accumulare calore e le coperture del tipo a tetto verde.
Parte delle coperture sono utilizzate come giardini pensili, coltivazione di ortaggi, terrazze.
La presenza del tetto verde permette la raccolta delle acque piovane che sono immagazzinate per i vari usi una parte è stoccata all’interno di una vasca ed utilizzata per l’irrigazione degli orti e dei giardini.
Sulla copertura sono presenti anche dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Dalla vista zenitale gli edifici scompaiono al di sotto della vegetazione del piano terra e delle coperture.