Perché fare un grattacielo?
Tutto il nostro lavoro risponde a questo quesito, piuttosto che alla domanda: come costruirlo?
Le considerazioni di partenza sono che gli essere umani hanno occupato tutti gli spazi del pianeta, partendo da gruppi ristretti in singole aree africane abbiamo colonizzato l’intero globo terrestre, riducendo lo spazio vitale per tutti gli esseri viventi, animali e vegetali.
In virtù di questa situazione abbiamo pensato di invertire questo trend distruttivo per l’intero pianeta, riducendo la presenza umana e restituendo alla natura vaste aree.
La riduzione della presenza umana è intesa non soltanto nell’occupazione di suolo effettuata dalle città, ma anche attraverso la riduzione delle aree che gli uomini occupano per altre attività, soprattutto per quella agricola.
La superficie occupata dall’agricoltura può essere ridotta trasferendo parte delle coltivazioni nelle vertical farm (colture idropiniche ed aeroponiche), che offrono anche altri vantaggi, quali la riduzione delle distanze da percorrere per il trasporto dei prodotti agricoli, in quanto localizzate nelle città, possibilità di depurazione delle acque, costi minori, ecc.
A questo primo elemento di verticalità si aggiunge un secondo relativo all’ambiente urbano, che consiste nel concentrare gran parte delle funzioni delle città in uno spazio più ridotto, tutto ciò attraverso uno sviluppo verticale degli edifici e demolendo gran parte del costruito, salvando solamente i centri storici.
In questo modo si risponde al quesito di partenza, infatti nel nostro progetto immaginiamo di concentrare le funzioni umane in vari “nuclei”, dove negli edifici sviluppati in altezza si concertano mixtè di funzioni, che permettono anche di trasferire quasi per intero i trasporti su rotaia.
Infatti i vari nuclei sono collegati attraverso linee ferroviari, mentre all’interno di essi gli spostamenti avvengono tramite “people movie” situati alla base, eliminando praticamente le macchine all’interno dei nuclei.
I nuclei sono organizzati in varie fasce: quella centrale con l’edificato è circondata da un vasto parco urbano, seguita da una seconda fascia costituita da una zona agricola. Infine l’ambiente naturale che si interpone tra i vari nuclei e quel che rimane dei centri delle città.
I vari grattaceli di questi nuclei sono collegati alla base da una grande piastra, ricoperta da un’intera superficie verde, che al suo interno contiene altre numerose funzioni non collocabili altrove.
La caratteristica di questi nuclei urbani è di essere il più possibile autosufficienti, e di creare un ciclo chiuso, che riguarda sia la parte alimentare, che quella energetica e dei rifiuti. Infatti le grandi superfici vetrate dei grattacieli e delle vertical farm sono realizzate con vetri fotovoltaici, che permettono la produzione di energia elettrica; le acque piovane sono concentrate in serbatoi sotterranei, per lo stoccaggio e il riutilizzo, e la loro depurazione avviene anche attraverso le vertical farm dedicate allo scopo.
I rifiuti vengono in gran parte riciclati, mentre i residui vengono utilizzati in termovalorizzatori che producono energia elettrica e calore.
Anche i grattacieli sono caratterizzati da un mix di funzioni, che vanno da quella residenziale a quella commerciale, al terziario, alberghi, ecc., ed inoltre al loro interno sono presenti delle aree pubbliche e degli spazi verdi e anche delle vere e proprie piazze che permettono agli abitanti di avere rapporti nella sfera pubblica.
La struttura dei grattacieli è realizzata con un nucleo di cemento armato contenente anche i collegamenti verticali, e una struttura esterna a fascio di tubi in travi reticolari in acciaio, all’interno di tubi in acciaio corten. All’interno di questi tubi passano anche vari sistemi impiantistici. Il nucleo e la struttura esterna sono collegati da piani tecnici (anch’essi contenenti grandi travi reticolari) i quali sorreggono vari blocchi di piani sovrastanti.
Nei grattacieli, cosi come nella base, sono contenuti grandi quantità di vegetazione e di alberi (nei vari “giardini verticali”), in modo da contribuire anche all’aumento del livello di ossigeno ed alla riduzione di anidride carbonica.